Priorità 3.1 – Azioni congiunte per la protezione dell’ambiente
Il canale di Sicilia, inteso come spazio condiviso tra la Sicilia e la Tunisia, riveste una funzione di estrema importanza per la preservazione dell’ambiente ittico e più in generale per la conservazione della biodiversità. Inoltre, si tratta di una area interessata dal passaggio di elevati volumi di traffico marittimo (una parte importante di essi è dedicata al trasporto di petrolio). Ciò rappresenta una minaccia per l'ambiente marino e costiero.
Risultati attesi:
- R3.1: Rafforzamento delle capacità in materia di cooperazione nella prevenzione e gestione dei rischi ambientali, attraverso lo scambio regolare di dati e informazioni ambientali transfrontaliere, con particolare attenzione alle aree marine e all'habitat costiero.
Le azioni finanziabili in quest’ambito saranno volte:
- al consolidamento e creazione di programmi di monitoraggio in materia di protezione dell'ambiente marino; alla prevenzione / mitigazione dei rischi derivanti da incidenti in mare (marittimi) e disastri ambientali, comprese le aree portuali e le piattaforme petrolifere;
- alla prevenzione / mitigazione dei rischi legati all'inquinamento marino, costiero e portuale compresi i rifiuti solidi (marine litter).
Inoltre, il Programma sosterrà interventi per la protezione delle specie minacciate e la protezione dell'ambiente marino; e per il monitoraggio/controllo/prevenzione delle specie marine aliene.
Priorità 3.2 - Conservazione e uso sostenibile delle risorse naturali
Diversi studi scientifici confermano che Sicilia e Tunisia saranno interessate in modo similare dagli effetti dal cambiamento climatico (siccità, eventi climatici violenti, innalzamento del livello del mare). Gli effetti attesi genereranno conseguenze significative sia da un punto di vista sociale (ridotta disponibilità di acqua) che economico. Alcuni settori chiave delle economie regionali saranno fortemente influenzati (agricoltura e turismo). Nel corso dei prossimi 15-30 anni occorre mettere in campo una serie di interventi finalizzati ad adattare i territori interessati ai cambiamenti che si verificheranno.
Risultati attesi:
- R3.2.a: Maggiore diffusione di nuove metodi alternativi nella gestione delle risorse idriche nella zona interessata dal programma.
- R3.2.b: Nuove metodologie per: a) gestione dei rifiuti, b) riduzione del consumo energetico da fonti non rinnovabili; c) misure di promozione dell'economia circolare; d) creazione di posti di lavoro «verdi», e) adattamento al cambiamento climatico da parte degli organismi beneficiari.
Il programma dedicherà una parte delle proprie risorse per:
- finanziare azioni pilota per la protezione, la riduzione, il recupero e l'uso efficiente dell'acqua in ambienti mediterranei (prevenzione, gestione delle risorse non convenzionali, mini accumulo, modelli di supporto alla decisione etc.);
- il rafforzamento delle capacità, capitalizzazione di competenze, diffusione di buone pratiche e sperimentazione in materia di energia e di gestione integrata e recupero dei rifiuti;
- azioni pilota e di conoscenza per l'adattamento ai cambiamenti climatici.